Nuova vita del Palazzo Abbaziale: bilancio della mostra d’arte contemporanea.
Un solo dato, seppur approssimativo, può dare la forza di un progetto, di una visione, di una prospettiva. Nei 15 giorni di apertura della mostra circa 1000 persone hanno visitato la rassegna d’arte contemporanea, curata da Paride Pasquali, allestita nelle splendide sale del restaurato Palazzo Abbaziale delle parrocchie di Casalmaggiore. Un chiaro segnale che l’esperimento di unire l’arte odierna con quella del passato, per dare un nuovo senso e vita a quegli spazi un tempo abbandonati, ha avuto successo. «Il bilancio è oltre ogni aspettativa» ha detto Pasquali, il quale ha ringraziato ancora una volta il parroco don Claudio Rubagotti «per la fiducia nel gestire per sei mesi questo bellissimo palazzo», gli artisti partecipanti con le loro opere, allo sponsor Borciani-Bonazzi e al corpo di ballo di Nilla Barbieri
Nel pomeriggio di domenica 12 novembre, infatti, a chiusura della mostra è stato offerto un suggestivo spettacolo dalle ragazze della scuola Dimensione Danza della Barbieri. Le ballerine hanno espresso la poesia del movimento nelle sale dove sono state esposte sculture, pitture e ceramiche degli artisti provenienti dal comprensorio e non solo. Un dialogo tra le arti molto apprezzato dal folto pubblico presente. «Quanto abbiamo fatto è una piccola goccia nell’oceano, spero la nostra offerta serva a qualcosa per un territorio difficile e complicato» ha detto Pasquali.
Anche don Claudio è soddisfatto del risultato positivo dell’iniziativa. «Mi ha commosso vedere così tanta gente, ma soprattutto così tanti giovani; e non mi sto riferendo ai bravi ragazzi dell’istituto ‘Romani’ coinvolti come guide dalla professoressa Chiara Zani, la quale ringrazio assieme a Pasquali, ai diciotto artisti e a Marco Visioli per il grande impegno in tutti questi mesi». Il parroco, infatti, ha ricordato lo scopo di far abitare nuovamente questi ambienti dall’intera comunità casalasca. «Non si tratta solo di aver recuperato un muro fine a sé stesso ma, come diceva anche don Gianluca Gaiardi all’inaugurazione, è anche necessario coinvolgere le persone affinché l’uomo abiti le sue strutture». A dicembre, grazie agli scatti del Fotocine Casalasco, sarà allestita una mostra fotografica per dare continuità e memoria a questa proposta di vivere il Palazzo Abbaziale. «C’è la possibilità di aprire questo spazio anche ad altre iniziative culturali o artistiche – sarà il palazzo stesso a suscitare nuovi progetti – a patto di prendersene cura e garantire appunto la continuità della struttura» ha aggiunto don Claudio.
di Jacopo Orlo – Fotografie di Massimo Francesconi e Perla