Ventisette giovani hanno ricevuto il sacramento della Confermazione nella scorsa domenica dell’Ascensione. A celebrare le cresime 2022 nel Duomo di Santo Stefano gremito è stato Don Claudio Rubagotti. Un ringraziamento particolare va alle catechiste che hanno preparato e accompagnato i ragazzi e al Maestro Palmiro Froldi che, unitamente al coro, ha reso ancora più suggestiva e raccolta l’atmosfera durante la celebrazione.
La riflessione di Don Claudio: “Perché la Cresima si chiama così? Perché si usa il Crisma e questo olio profumato è stato utilizzato già durante il sacramento del Battesimo. Alla fine di questa celebrazione, voi sarete il profumo di Cristo”
“Do il benvenuto a tutti voi e a tutti i vostri parenti. Non ho intenzione di fare una predica solo per i ragazzi: infatti, voglio fare una predica “normale”, perché credo che le cose normali raggiungano tutti quanti. Il primo elemento su cui mi vorrei soffermare è la differenza tra cerimonia e celebrazione: nella prima c’è assenza d’amore. La cerimonia è semplicemente un mezzo per comunicare la celebrazione, per comunicare la verità. Qual è, quindi, la verità che ci comunicano le celebrazioni? La prima verità siete voi, persone vere e futuro di questo mondo. La seconda verità è lo Spirito Santo, che oggi vi è dato in pienezza. Ed è molto bello che tutto ciò stia accadendo oggi, perché oggi si celebra anche l’Ascensione di Gesù. Questa, è una festa che facciamo fatica a sentire, in quanto noi esseri umani sentiamo più vicino ciò che ci accomuna. Ad esempio: perché siamo così legati al Natale? Perché tutti nasciamo, e quindi lo sentiamo molto nostro come momento. La Chiesa, attraverso l’Anno Liturgico, ci insegna che non dobbiamo fermarci al nostro sentire: per questo, è così importante questa festa. Certo, è essenziale seguire il nostro sentire, ma stiamo attenti: perché se avessimo seguito soltanto quello nella nostra vita, noi saremmo rimasti dei bambini. Questa festa ci dice che in Dio è presente la nostra umanità: la Fede cristiana ci dice che Dio si è fatto carne. Gesù non è semplicemente un uomo, un profeta. No, Dio è Gesù e Gesù è Dio. Credere vuol dire trovare il significato del nostro tempo. Credere vuol dire guardare Colui che è grande e che accompagna il mio sentire ma che presenta anche le cose importanti della vostra vita. La vostra vita non è banale: voi farete la differenza nel tempo. Perché la Cresima si chiama così? Perché si usa il Crisma e questo olio profumato è stato utilizzato già durante il sacramento del Battesimo. Alla fine di questa celebrazione, voi sarete il profumo di Cristo. Quando Gesù appare davanti agli undici apostoli, loro dubitano. Non c’è una festa: eppure, lui li esorta a diffondere la sua parola e a diventare i suoi discepoli. Da una parte abbiamo la realtà amara, dall’altra abbiamo l’impegno, la missione, la fiducia. Tante volte la vita ci fa sentire mancanti, tante volte le persone vivono male perché la vita non ripaga i sacrifici che facciamo per arrivare a determinati obiettivi. Nella vita è molto importante che noi ci conosciamo bene, nei limiti e nelle cose belle. Osservate i vostri pregi, perché è grazie a quelli che farete la differenza. Il Signore si fida di voi tutti, ragazzi e genitori. Oggi la Chiesa rinnova la fiducia che il Signore ha verso tutti voi.