Anche per quest’anno il Grest chiude i battenti.
Tre settimane intense in cui, ciascuno di noi, ha potuto sperimentare l’unicità di ognuno.
Tre settimane di sorrisi, talvolta pianti, di fatica, ma comunque di testimonianza vera di un cammino, seppur breve, di fede comunitaria.
Abbiamo avuto modo di pregare attraverso il gioco e riflettere sulle nostre preghiere partendo da parole che richiamavano ad azioni concrete e quotidiane, spesso fatte inconsapevolmente, ponendo accento sulla loro importanza.
L’ultima settimana, abbiamo deciso di condensare tutte queste parole, in un’unica parola: TESTIMONIANZA. Testimoniare significa raccontare, dare prova di ciò che è stato, non solo con le parole, ma anche con i fatti, i comportamenti; ciascuno di noi è TESTIMONE della propria vita e di quella degli altri, ciascuno di noi si è fatto prossimo diventando TESTIMONE di una fragilità che non è solo di uno, ma di tutti. Tutti noi, nel nostro cammino, siamo TESTIMONI di un VIAVAI di anime che cercano insieme la meta, un punto di arrivo che impone nuove partenze e nuove consapevolezze.
Durante questo bel VIAVAI, per renderlo più confortevole, abbiamo dotato i nostri bambini e ragazzi, di una borsa di tela contenente un occorrente simbolico per un buon cammino: bussola, torcia, mappa, quadernini..
Abbiamo piantato un ulivo nella speranza che diventi simbolo quotidiano del nostro fare, del nostro essere fecondi verso il Bene, del nostro dare frutto ovunque siamo chiamati ad agire.
Infine, la mattonella ispirata al cammino di Santiago; non c’è disegnata la conchiglia, simbolo del cammino, ma sono impressi i simboli del nostro VIAVIA, un dono voluto a ricordo del Grest 2024 e, per essere certi di trovare sempre il sentiero della vita, abbiamo pavimentato una targhetta in ottone, filopavimento, davanti il portone del nostro oratorio, per terra, fatta per essere volutamente calpestata ogni qualvolta entriamo in oratorio, perché sia sempre ben in vista “mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza” filo conduttore del nostro Grest.
E sì, l’oratorio è anche questo, un cartello direzionale verso il bene, perché si può essere Chiesa ovunque noi siamo, anche in oratorio, tra giochi d’acqua e cacce al tesoro, come ci insegna il Vangelo di Matteo “perché dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”.
L’oratorio in fin dei conti nasce proprio così, per educare i giovani attraverso la ragione, la religione e l’amore, farli diventare cittadini consapevoli dei valori cristiani e valorizzarli come persone.
Ecco a cosa serve fare il Grest in oratorio!
Allora cari ragazzi, cari bambini, care famiglie siate pellegrini di speranza, cercate la vostra meta e siatene sempre testimoni veri. Per ogni arrivo, c’è una nuova partenza! Grazie per aver percorso insieme a noi, questo piccolo pezzetto di cammino, che è la vita.
Perché ogni grest sia una buona semina per instaurare relazioni vere e sincere, non solo belle esperienze estive.
Buon Cammino a tutti!
Don Arrigo