Parola al Presidente Don Arrigo Duranti che ci presenta la serata di festa e non solo dell’ASD Calcio Giacomo Maffei
Lo sport, e nel nostro caso il calcio, è un momento di incontro importante per la crescita dei nostri ragazzi, è la grande occasione che abbiamo noi adulti, genitori, allenatori, dirigenti, per riunirli ed unirli intorno ad un gioco che li coinvolge e li diverte, cercando di far crescere non solo degli atleti ma anche degli uomini. Sport e fede, anche se possono sembrare su due livelli differenti, si riuniscono intorno a valori importanti che devono diventare il bagaglio dei nostri ragazzi nel cammino della loro vita. L’impegno, il sacrificio, la tenacia che lo sport esige e insegna sono gli stessi che Gesù ci chiede di esprimere nella nostra vita, per non lasciarci sconfiggere dall’apatia e dal disimpegno, per fare della nostra vita una partita unica ed irripetibile. Il celebrare insieme l’Eucarestia con la nostra comunità cristiana è per renderla partecipe e, nello stesso tempo, per ringraziare il Signore di quanto continuiamo a fare ogni giorno nella nostra vita. Anche quest’anno, abbiamo celebrato nella nostra comunità, il Natale dello sportivo; una bella occasione per ritrovarci tutti quanti noi, con i nostri atleti dell’ASD Maffei per festeggiare e riflettere insieme sulla bellezza dell’essere squadra non solo in campo, ma anche nella vita. A presiedere la Santa Messa in San Francesco, per questa occasione, abbiamo invitato Don Francesco Fontana conosciuto nel territorio casalasco per le sue origini, quale assistente ecclesiastico del CSI di Cremona e presidente della Federazione Oratori Cremonesi. Oltre ai saluti del neo eletto presidente del CSI, Fabio, Don Francesco ha sottolineato come sia importante avere a Casalmaggiore una comunità cristiana che sostiene e vive i valori cristiani anche attraverso lo sport, e questo già fin dai primi anni ’60. Ai presenti e prevalentemente agli atleti Don Francesco ha rivolto una domanda apparentemente facile “Cosa serve per giocare a calcio?” Tante sono state le risposte, ma una tra tutte è fondamentale per far sì che davvero si possa parlare di calcio.. la recinzione del campo. Perché? La recinzione è fatta di pali e di reti; le reti senza pali non stanno su, così come i pali senza rete non hanno ragione di esistere. L’esperienza del calcio in oratorio ha lo stesso rapporto di necessità dei pali e della rete. La rete nel suo essere orizzontale comprende tutto quanto riguarda la parte sportiva: tecniche, palloni, azioni.. ma rete, senza pali non si regge perché manca la verticalità che i pali sanno dare: la gioia, l’esperienza sportiva, la generosità, il sostegno di chi, crede che in questa esperienza di sport ci siano valori educativi che si riflettono anche nella vita ad esempio gli allenatori, il don, i genitori, chi taglia l’erba del campo.. per tutto questo diventa necessario dire “grazie”, soprattutto alle persone che lavorano per noi e di cui non conosciamo nemmeno il nome. Diventa necessario e fondamentale avere occhi attenti per saper riconoscere questi piccoli gesti che rendono unica l’esperienza sportiva in oratorio. La generosità che nasce da questi gesti, non è qualcosa di scontato, ma nasce dalla costruzione di una corresponsabilità attiva, che coinvolge tutti quanti noi e che non vede lo sport come fine a se stesso. Fare sport, soprattutto in oratorio, significa essere prima di tutti atleti nello spirito, essere atleti con la testa col cuore, fare qualcosa che ci porti a migliorare come uomini e donne prima di tutto, renderci conto che non c’è avversario neanche in campo, ma prima del colore della maglietta, siamo fratelli ciascuno con le proprie fragilità, con i propri bisogni. Allora sì, che la rete e i pali completano il campo e delineano per bene i valori cristiani e dello sport.
AGGIORNAMENTO ECONOMICO E SULLE STRUTTURE
In questi quattro anni la società prima di tutto si è impegnata a consegnare ad ogni iscritto il materiale idoneo per l’attività anche sistemando le strutture che rendono più idoneo l’ambiente alla pratica sportiva. Nel 2021 si è completamente risanato il magazzino sportivo, dai muri alle scaffalature interne all’acquisto di materiale (costo dell’intervento 2500,00 euro). Nel 2022 si è rimesso a nuovo il primo spogliatoio non solo nella tinteggiatura ma anche con il nuovo impianto di riscaldamento (costo dell’intervento 1500,00 euro). Nel 2023 si è rifatto il manto della strada interna che costeggia il campo e ci dà la possibilità di parcheggiare all’interno del cortile dell’oratorio (costo dell’intervento 2000,00 euro). Nel 2024 si è intervenuto sulle postazioni docce ad oggi completamente funzionanti (costo dell’intervento 1000,00 euro). Naturalmente queste sono spese straordinarie che si aggiungono alle spese che ordinariamente la società deve conseguire: luce, gas, iscrizioni ai campionati e tornei, materiale, palestra invernale, taglio dell’erba e dei polloni dei tigli… Questa è una premessa per non dimenticare che tutto quello che usufruiamo è frutto di uno sforzo che l’oratorio ha fatto e sta facendo; i nuovi spogliatoi e il nuovo impianto luci vennero realizzati nel 2007 grazie al raggiungimento di un prestito gratuito che la regione Lombardia concedeva agli impianti sportivi. Si spesero 155.000,00 euro con rata annua di 7750,00 euro. Di questa spesa già saldata la Parrocchia di Santo Stefano deve alla Regione Lombardia ancora 15500,00 euro.
PRESTITO per lavori SPORTIVI = 155.000,00 euro
RATA ANNUA = 7.750,00 euro
DEBITO DA SALDARE ANCORA = 15.500,00 euro
Questo lo rendo noto perché noi tutti possiamo ricordarci di quanto ha fatto la parrocchia e di quanto sta facendo per l’attività sportiva e sono certo che in questo momento noi tutti stiamo facendo lo stesso pensiero: era necessario? Necessario si, necessario no, queste risorse sono state spese, il vero problema che sia i fari per l’illuminazione sia gli spogliatoi e il magazzino necessitano di una manutenzione ordinaria costosa, che spesso non è stata fatta, per cui non operando sui beni frutto di uno sforzo, questi ad oggi sono già vecchi e in parte già da sostituire. Ecco perché spesso dico che l’oratorio ha bisogno del sostegno di tutti, anche solo utilizzando il bar e contribuendo alle piccolissime spese richieste. Quello che ho cercato di dirvi è che non dobbiamo dimenticare quello che si è fatto sin qui e quello che dovremo fare in futuro, per cui cari genitori, i primi tifosi della nostra squadra dobbiamo essere noi. Alla Santa Messa ha fatto seguito la riunione con la dirigenza spotiva, gli allenatori e i genitori per tracciare un primo bilancio di questi mesi e per cercare di rivolgere lo sguardo verso futuro, con nuove proposte. Infine, una bella pizzata in compagnia per brindare alla nostra squadra.
Forza Maffei!
Il Vostro Presidente
Per chi volesse sostenere le nostre attività sportive è possibile fare una donazione al seguente IBAN: IT Y 0503456742000000001619
BPM ASD ORATORIO MAFFEI