Sono conclusi i due campi estivi delle Parrocchie di Casalmaggiore: dal 9 al 15 luglio il campo delle elementari e dal 16 al 23 luglio quello delle medie e superiori.
Entrambi i campi ci hanno permesso di coinvolgere una settantina tra bambini e ragazzi che hanno potuto vivere un’esperienza significativa di condivisione, ma anche di fede. Cornice dei campi é stata l`ormai famosa casa di Temù in Val Camonica. Un campo estivo proposto dall’oratorio assume un sapore diverso rispetto alle tante proposte di campi: anzitutto perché ci viene concesso di stare insieme nel divertimento, nell’amicizia, ma anche nella preghiera e ci consente di sperimentare in prima persona i valori cristiani che formano la nostra comunità. L’ormai famosa casa di Temù non è solo il luogo di dimora del nostro soggiorno in montagna, ma è davvero casa, nel senso sincero della parola e con tutti i significati che può comprendere. Una casa che accoglie e dà il benvenuto a chi prova l’esperienza del campo per la prima volta e che dà il bentornato a chi ritorna.
Quest’anno come oratorio abbiamo deciso di aderire alla proposta tematica lanciata per il campo da ODL (Oratori Diocesi Lombarde), in quanto attraverso la spiegazione delle opere di misericordia corporale venivano ripresi i punti centrali del Grest, quali la cura e la misericordia, atti che vivono di azioni concrete, la stessa concretezza che troviamo nelle opere di misericordia corporale, tema, appunto, del campo. A ciascuna delle sette opere è stato assegnato, oltre alla riflessione, un mestiere, un’attività e un motto riassuntivo. L’attenzione è stata posta sulle caratteristiche dei personaggi in questione per poi arrivare a collegarci ad un pezzettino di Parola di Dio per meglio comprenderne il significato e il valore. A questa lettura concreta della Parola veniva poi affiancata un’attività a riguardo: ad esempio, una su tutte, ciascuno di noi ha portato in passeggiata la borraccia di un compagno e tutte le volte che si aveva sete si andava dal compagno interessato per chiedere da bere e riprendere l’opera di misericordia del “dare da bere agli assetati”.
Le giornate seppur frenetiche avevano ritmi ben scanditi dalla colazione al mattino, al pranzo, ai giochi comunitari alla preghiera fino alla cena, senza tralasciare le passeggiate che ci hanno regalato panorami bellissimi, colori vivaci e profumi intensi. Dal confronto con i ragazzi é emersa la bellezza di un fare per gli altri sempre attivo e una richiesta di formazione continua, consapevoli che il vero campo non è Temù, ma in oratorio a Casalmaggiore. Nei prossimi mesi metteremo a punto quanto vissuto nei due campi con l’energia e il fare che questi stessi ci hanno dato, un valore aggiunto innegabile che ci spinge a guardare oltre e ad essere sempre in movimento per il bene della nostra comunità. Personalmente ho molto apprezzato la consequenzialità dei due campi, occasione per alcuni di vivere entrambe le due settimane di esperienza comunitaria e occasione per me di meglio riflettere e meditare sulle tematiche da offrire agli altri. Ringrazio dal profondo le famiglie che credono in questo progetto, le famiglie che hanno accompagnato i figli vivendo con loro l’inizio e la fine del campo, rendendosi partecipi dell’esperienza stessa. Ringrazio inoltre tutti coloro che ci hanno aiutato nel realizzare tutto questo e sostenuto nell’organizzazione concreta dei campi. Augurandovi un buon proseguo d’estate vi dò appuntamento al Grest di settembre e alla festa della famiglia.
Don Arrigo Duranti
Vicario delle Parrocchie di Casalmaggiore
E da parte di noi ragazzi, un ringraziamento speciale e sincero va a don Arrigo per averci permesso di trascorrere queste due settimane a Temù. Settimane non facili, sicuramente costellate di alti e bassi ma anche piene di vita. Noi ci sentiamo arricchiti da questa esperienza, che ci permette di crescere umanamente e spiritualmente, grazie ai momenti di riflessione ma anche alla presenza dei ragazzi e dei bambini. Don Arrigo è sempre stato riferimento fisso e punto sicuro per noi animatori. Una guida valida, insomma, che ci ha accompagnati in questo viaggio nella comprensione delle opere di misericordia, argomento tanto difficile quanto affascinante. Per concludere, un ringraziamento anche a Valentina che è stata un po’ la “seconda mamma” di tutti durante queste due settimane. Il campo si è concluso, è vero, ma ci portiamo a casa le risate, la fatica delle escursioni, la gioia di ritrovarci ogni giorno a mangiare attorno alla stessa tavola. Quindi, grazie, perché per l’ennesima volta, torniamo a casa un po’ più ricchi di come siamo partiti.
ALBUM FOTO