E’ INIZIATA LA NOVENA DEI DEFUNTI
RIFLESSIONE CON IL CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA
ORARI DELLE CELEBRAZIONI DELLE NOSTRE PARROCCHIE
E I LUNEDI’ DELLE PARROCCHIE
La speranza dei cieli nuovi e della terra nuova
1042 Alla fine dei tempi, il Regno di Dio giungerà alla sua pienezza. Dopo il Giudizio universale i giusti regneranno per sempre con Cristo, glorificati in corpo e anima, e lo stesso universo sarà rinnovato:
Allora la Chiesa. . . avrà il suo compimento. . . nella gloria del cielo, quando verrà il tempo della restaurazione di tutte le cose e quando col genere umano anche tutto il mondo, il quale è intimamente unito con l’uomo e per mezzo di lui arriva al suo fine, sarà perfettamente ricapitolato in Cristo .
1043 Questo misterioso rinnovamento, che trasformerà l’umanità e il mondo, dalla Sacra Scrittura è definito con l’espressione: “i nuovi cieli e una terra nuova”. Sarà la realizzazione definitiva del disegno di Dio di “ricapitolare in Cristo tutte le cose, quelle del cielo come quelle della terra” .
1044 In questo nuovo universo, la Gerusalemme celeste, Dio avrà la sua dimora in mezzo agli uomini. Egli “tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate” .
1045 Per l’uomo questo compimento sarà la realizzazione definitiva dell’unità del genere umano, voluta da Dio fin dalla creazione e di cui la Chiesa nella storia è “come sacramento”. Coloro che saranno uniti a Cristo formeranno la comunità dei redenti, la “Città santa” di Dio, “la Sposa dell’Agnello”. Essa non sarà più ferita dal peccato, dalle impurità, dall’amor proprio, che distruggono o feriscono la comunità terrena degli uomini. La visione beatifica, nella quale Dio si manifesterà in modo inesauribile agli eletti, sarà sorgente perenne di gaudio, di pace e di reciproca comunione.
1046 Quanto al cosmo, la Rivelazione afferma la profonda comunione di destino fra il mondo materiale e l’uomo:
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio. . . e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione. . . Sappiamo bene infatti che tutta la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto; essa non è la sola, ma anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente aspettando l’adozione a figli, la redenzione del nostro corpo.
1047 Anche l’universo visibile, dunque, è destinato ad essere trasformato, “affinché il mondo stesso, restaurato nel suo stato primitivo, sia, senza più alcun ostacolo, al servizio dei giusti”, partecipando alla loro glorificazione in Gesù Cristo risorto [Sant’Ireneo di Lione, Adversus haereses, 5, 32, 1].
1048 “ Ignoriamo il tempo in cui avranno fine la terra e l’umanità, e non sappiamo il modo in cui sarà trasformato l’universo. Passa certamente l’aspetto di questo mondo, deformato dal peccato. Sappiamo, però, dalla Rivelazione che Dio prepara una nuova abitazione e una terra nuova, in cui abita la giustizia, e la cui felicità sazierà sovrabbondantemente tutti i desideri di pace che salgono nel cuore degli uomini”.
1049 “Tuttavia l’attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente, dove cresce quel corpo dell’umanità nuova che già riesce a offrire una certa prefigurazione che adombra il mondo nuovo. Pertanto, benché si debba accuratamente distinguere il progresso terreno dallo sviluppo del Regno di Cristo, tuttavia, nella misura in cui può contribuire a meglio ordinare l’umana società, tale progresso è di grande importanza” .
1050 “Infatti. . . tutti i buoni frutti della natura e della nostra operosità, dopo che li avremo diffusi sulla terra nello Spirito del Signore e secondo il suo precetto, li ritroveremo poi di nuovo, ma purificati da ogni macchia, illuminati e trasfigurati, allorquando Cristo rimetterà al Padre il Regno eterno e universale”. Dio allora sarà “tutto in tutti” , nella vita eterna: La vita, nella sua stessa realtà e verità, è il Padre, che attraverso il Figlio nello Spirito Santo, riversa come fonte su tutti noi i suoi doni celesti. E per la sua bontà promette veramente anche a noi uomini i beni divini della vita eterna [ San Cirillo di Gerusalemme, Catecheses illuminandorum, 18, 29: PG 33, 1049]
NOVENA DEI DEFUNTI DAL 23 OTTOBRE 2023
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’
Ore 07:30 Lodi dei defunti e Santa Messa in Duomo
Ore 17:30 Vespri dei defunti e Santa Messa in Duomo
Ore 18:00 Vespri dei defunti e Santa Messa nella Chiesa di San Leonardo
Ore 21:00 Vespri dei defunti e Santa Messa nella Chiesa di San Francesco
I LUNEDI’ PER I DEFUNTI DELLA PARROCCHIA.
Ormai da diversi anni nella parrocchia di Santo Stefano durante la Novena dei Defunti si raccolgono offerte per ricordare nella S. Messa di tutti i lunedì di tutto l’anno i propri cari. E’ un modo per ricordare tutti i defunti che ci hanno preceduto e che ora sono nati in cielo. Da qualche anno abbiamo inserito anche nella parrocchia di San Leonardo questa bella tradizione che diventa occasione vera e grande per un cammino sempre più insieme. Troverete sui banchi apposite buste per consegnare le proprie offerte o all’offertorio durante la Messa o direttamente ai sacerdoti.