Ma voi suore vi arrabbiate? E come fate a gestire la vostra rabbia?
La mia preghiera, quella di un bambino vale come quella di una suora? Gesu’ mi ascolta come ascolta te?
Esistono ancora gli amanuensi?
Queste e tante altre le domande, decisamente non scontate, che i ragazzi di prima media hanno posto a Suor Celina nella visita che abbiamo fatto al monastero di clausura di san Giuseppe di Cremona.
I 25 ragazzi accompagnati da molti genitori (anche una nonna!), dalle catechiste, dal nostro seminarista Godfroy e da Don Arrigo sono andati sabato 20 Aprile in visita al monastero per una “lezione” di catechismo esperienziale che difficilmente dimenticheranno!
Suor Celina, dietro la grata, ci ha accolti nel parlatoio più grande visto il numero importante dei partecipanti e ha iniziato a parlare in modo semplice ma decisamente efficace. Il silenzio con cui i ragazzi l’hanno ascoltata la dice lunga! Ha iniziato spiegando che le suore del convento sono 17 e vanno dai 36 ai 92 anni con interessi attitudini, origini e caratteri molto diversi tra di loro. Come si fa ad andare d’accordo? La risposta è sempre l’Eucarestia. L’Eucarestia è la sorgente della nostra forza, dell’amore reciproco che ci lega e ci aiuta a rispettare chi abbiamo vicino, a superare i malumori, a mantenerci puliti, a fare le scelte giuste per noi e per aiutare gli altri. Ha anche esortato i ragazzi a non perdere mai l’appuntamento domenicale con l’Eucarestia, dopo che avranno ricevuto il Sacramento per la prima volta, e se possibile ad accostarsi alla Santa Messa anche durante la settimana perché l’Eucarestia è la fonte della capacità di amare noi stessi e gli altri. “Alla vostra età – ha specificato Suor Celina – bisogna cominciare a ricambiare l’amore che finora avete ricevuto, non è facile, ma amando gli altri nonostante tutto, secondo la logica dell’amore, diventiamo felici. Non sono i soldi a renderci felici, ma sentirci amati e ricambiare l’amore che riceviamo.”
Ci ha parlato poi del Sacramento della Cresima che i ragazzi riceveranno una volta ma che avrà effetto su di loro per tutta la vita grazie a i 7 doni dello Spirito Santo: è necessario lasciarsi guidare dallo Spirito Santo nelle scelte che si fanno per noi e per gli altri, per trovare la propria vocazione, la propria strada nel mondo. “Siete già grandi e siete capaci di decidere: è ora di iniziare ad ascoltare i doni dello Spirito per capire poco alla volta la strada migliore per voi e per fare del bene agli altri.”
Dopodiché sono partite le domande liberi dei ragazzi che hanno sorpreso tutti per la naturale curiosità ma anche per la profondità con cui sono scaturite. Perché la clausura? Suor Celina è tornata a parlare di vocazione ovvero di chiamata: Gesu’ chiama ciascuno di noi ma ci lascia liberi di scegliere. Lui ci chiama a vivere una vita che ci renda felici davvero: ogni vocazione è diversa perché ogni persona è diversa. Il monastero per le suore è una casa di GIOIA VERA non di rinuncia e tristezza, perché hanno risposto alla loro personale chiamata di Gesu’: “Lui ci basta” sottolinea la monaca.
Perché il velo? Perché il cambio del nome? Quante volte pregate in un giorno? Come si diventa suore? I tuoi genitori possono venirti a trovare? …
Abbiamo concluso il nostro bellissimo ed emozionante incontro con la preghiera della sequenza dello Spirito Santo recitata insieme e con un momento intimo e personale con Suor Celina in cui ciascuno ha potuto dirle il proprio Grazie e affidare a lei e alle sorelle qualcuno di caro nella preghiera. Abbiamo infine visitato la chiesa di San Sigismondo legata al monastero e che, nella parte del coro chiuso al pubblico da una grossa cancellata, ospitava le altre monache in preghiera.
L’obiettivo è tornare all’inizio del prossimo anno catechistico a trovare le monache di clausura per raccontare loro il “post sacramenti”, certi che le suore non smetteranno di pregare per i nostri ragazzi.